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L’aquila, il gatto e l’asino
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C’era una volta un’aquila reale che governava un piccolo regno nel cielo, famoso per la qualità dei suoi nidi, richiesti da tutti gli uccelli della valle. Per costruire i migliori nidi, l’aquila si avvaleva dell’aiuto di due collaboratori: un gatto, che raccoglieva il muschio più morbido, e un asino, che trasportava i rami più robusti dalle montagne. Un giorno, l’aquila decise che doveva aumentare la produzione per soddisfare la crescente domanda. Convocò il gatto e l’asino e disse loro: "Dovrete lavorare più velocemente. I clienti vogliono i nidi prima del tempo e con meno risorse. Confido in voi!" Il gatto si mise a correre per trovare muschio, ma presto si ferì le zampe, spingendosi troppo lontano. L’asino, sotto il peso dei rami, cominciò a rallentare, stanco e demotivato. I materiali che portavano erano di qualità sempre più bassa, e i nidi dell’aquila iniziarono a perdere valore. Gli uccelli clienti si lamentavano: "I tuoi nidi non sono più comodi né sicuri!" Capendo l’errore, l’aquila volò dal gatto e dall’asino e chiese scusa. "Ho pensato solo alla quantità, dimenticando quanto siete essenziali. Senza di voi, non posso offrire ai miei clienti il meglio." Da quel giorno, l’aquila ascoltò i loro bisogni: il gatto ricevette più tempo per trovare muschio senza affaticarsi, e l’asino lavorò con carichi più leggeri e pause regolari. Presto i nidi tornarono ad essere i migliori della valle, e i clienti furono felici.
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C’era una volta un’aquila reale che governava un piccolo regno nel cielo, famoso per la qualità dei suoi nidi, richiesti da tutti gli uccelli della valle. Per costruire i migliori nidi, l’aquila si avvaleva dell’aiuto di due collaboratori: un gatto, che raccoglieva il muschio più morbido, e un asino, che trasportava i rami più robusti dalle montagne. Un giorno, l’aquila decise che doveva aumentare la produzione per soddisfare la crescente domanda. Convocò il gatto e l’asino e disse loro: "Dovrete lavorare più velocemente. I clienti vogliono i nidi prima del tempo e con meno risorse. Confido in voi!" Il gatto si mise a correre per trovare muschio, ma presto si ferì le zampe, spingendosi troppo lontano. L’asino, sotto il peso dei rami, cominciò a rallentare, stanco e demotivato. I materiali che portavano erano di qualità sempre più bassa, e i nidi dell’aquila iniziarono a perdere valore. Gli uccelli clienti si lamentavano: "I tuoi nidi non sono più comodi né sicuri!" Capendo l’errore, l’aquila volò dal gatto e dall’asino e chiese scusa. "Ho pensato solo alla quantità, dimenticando quanto siete essenziali. Senza di voi, non posso offrire ai miei clienti il meglio." Da quel giorno, l’aquila ascoltò i loro bisogni: il gatto ricevette più tempo per trovare muschio senza affaticarsi, e l’asino lavorò con carichi più leggeri e pause regolari. Presto i nidi tornarono ad essere i migliori della valle, e i clienti furono felici.
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Favole della buonanotte per manager
C’era una volta, su una collina maestosa, un castello con grandi mura e torri d’avorio. I suoi abitanti erano manager di un regno florido, ognuno maestro nel proprio campo: il Custode delle Finanze, il Signore delle Idee, e la Stratega dei Territori. Collaboravano incessantemente per rendere il regno prospero. Un giorno, un vento misterioso iniziò a soffiare attorno al castello, portando con sé voci e consigli. "C'è un potenziale non sfruttato oltre le mura!" sussurrava il vento. Alcuni manager, però, lo ignorarono. "È solo aria," disse il Custode delle Finanze. "Sappiamo già abbastanza," aggiunse il Signore delle Idee. Ma la Stratega, con il suo sguardo attento, osservò il vento. "Porta con sé un'opportunità. E se ascoltassimo invece di respingere?" Propose allora di aprire una piccola finestra nelle mura, da cui il vento potesse entrare senza turbare l’equilibrio del castello. Presto il vento portò storie di terre lontane, nuove tecnologie, e modi più agili di costruire ponti con altri regni. Fu così che il castello non solo prosperò, ma divenne il cuore pulsante di una rete di alleanze. La sera, mentre il vento si calmava, i manager si radunarono sotto le stelle. Il Custode delle Finanze alzò un calice. "Abbiamo imparato una lezione importante: non si cresce chiudendosi." E così, il castello restò saldo, ma non immobile, ricordando ogni giorno che il cambiamento è il vento che fa muovere le vele. Diventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/favole-della-buonanotte-per-manager--2986800/support .…
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C’era una volta un’aquila reale che governava un piccolo regno nel cielo, famoso per la qualità dei suoi nidi, richiesti da tutti gli uccelli della valle. Per costruire i migliori nidi, l’aquila si avvaleva dell’aiuto di due collaboratori: un gatto, che raccoglieva il muschio più morbido, e un asino, che trasportava i rami più robusti dalle montagne. Un giorno, l’aquila decise che doveva aumentare la produzione per soddisfare la crescente domanda. Convocò il gatto e l’asino e disse loro: "Dovrete lavorare più velocemente. I clienti vogliono i nidi prima del tempo e con meno risorse. Confido in voi!" Il gatto si mise a correre per trovare muschio, ma presto si ferì le zampe, spingendosi troppo lontano. L’asino, sotto il peso dei rami, cominciò a rallentare, stanco e demotivato. I materiali che portavano erano di qualità sempre più bassa, e i nidi dell’aquila iniziarono a perdere valore. Gli uccelli clienti si lamentavano: "I tuoi nidi non sono più comodi né sicuri!" Capendo l’errore, l’aquila volò dal gatto e dall’asino e chiese scusa. "Ho pensato solo alla quantità, dimenticando quanto siete essenziali. Senza di voi, non posso offrire ai miei clienti il meglio." Da quel giorno, l’aquila ascoltò i loro bisogni: il gatto ricevette più tempo per trovare muschio senza affaticarsi, e l’asino lavorò con carichi più leggeri e pause regolari. Presto i nidi tornarono ad essere i migliori della valle, e i clienti furono felici. Diventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/favole-della-buonanotte-per-manager--2986800/support .…
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Favole della buonanotte per manager
Un corvo aveva trovato sul davanzale della finestra un bel pezzo di formaggio: era proprio la sua passione e volò sul ramo di un albero per mangiarselo in santa pace. Ed ecco passare di là una volpe furbacchiona, che al primo colpo d'occhio notò quel magnifico formaggio giallo. Subito pensò come rubarglielo. "Salire sull'albero non posso" si disse la volpe, "perché lui volerebbe via immediatamente, ed io non ho le ali… Qui bisogna giocare d'astuzia!".- Che belle penne nere hai! - esclamò allora abbastanza forte per farsi sentire dal corvo; - se la tua voce è bella come le tue penne, tu certo sei il re degli uccelli! Fammela sentire, ti prego! Quel vanitoso del Corvo, sentendosi lodare, non resistette alla tentazione di far udire il suo brutto crà crà!, ma, appena aprì il becco, il pezzo di formaggio gli cadde e la volpe fu ben lesta ad afferrarlo e a scappare, soggiungendo: "Se poi, caro il mio corvo, tu avessi anche il cervello, non ti mancherebbe proprio altro, per diventare re." Diventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/favole-della-buonanotte-per-manager--2986800/support .…
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Favole della buonanotte per manager
Vi era in Cina un uomo di nome Ye con l’ossessione per i draghi. Ne adorava la forma, lo sguardo. Rimaneva estasiato nel vedere le raffigurazioni che ritraevano queste incredibili creature mentre sputavano fuoco dalla bocca o sottomettevano tutti i nemici che affrontavano.La sua ammirazione verso i draghi era tale che conosceva ogni leggenda su di loro. Aveva perfino fatto dipingere giganteschi draghi sulle pareti e sui tetti della propria dimora. Un vero e proprio tempio dedicato ai draghi. Una notte da una delle finestre della sua casa fece capolino la testa di un drago. Senza dare a Ye nemmeno il tempo di reagire, cominciò a sputare fuoco dalle fauci costringendo l’uomo a correre e gridare per tutta la casa. Questi fuggì, completamente sotto shock per lo spavento. Diventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/favole-della-buonanotte-per-manager--2986800/support .…
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Favole della buonanotte per manager
Si racconta che in un antico regno viveva un uomo ricco e potente che amava i gabbiani. Tutte le mattine si alzava e guardava il mare, verso cui il suo palazzo si affacciava. Restava lì per ore, estasiato, a contemplare quegli uccelli bianchi che tanto lo meravigliavano. Un giorno trovò un gabbiano sulla terrazza. Commosso, si avvicinò con cautela all’uccello accorgendosi che era ferito. Con tutta la dolcezza possibile, lo prese tra le braccia e ordinò ai suoi medici di curarlo. Per fortuna, la ferita non era troppo profonda e il gabbiano guarì in fretta. Estasiato dall’animale, l’uomo decise di tenerlo con sé. Fece preparare per lui le migliori pietanze…fagiano, carni esotiche, frutti deliziosi e prelibatezze di ogni tipo. Eppure, il gabbiano non mangiava nulla. L’uomo provò a convincerlo a mangiare, senza riuscirvi. Passarono così tre giorni, poi il volatile morì. Diventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/favole-della-buonanotte-per-manager--2986800/support .…
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Favole della buonanotte per manager
Una volpe incontrò una tigre nella foresta. La tigre tirò fuori gli artigli e scoprì le zanne e stava per divorarla ma la volpe, senza scomporsi, le disse: «Mia cara, tu pensi di essere l’unico animale spaventoso in questa foresta, ma ti sbagli: il mio coraggio non ha nulla da invidiare al tuo.» La tigre scoppiò a ridere. «Davvero?» «Certo che sì. Permettimi di dimostrartelo» continuò la volpe. «Faremo una passeggiata insieme; io camminerò davanti e tu dietro, in modo che gli altri animali vedano me per prima. Se scapperanno terrorizzati alla mia vista, avrai la conferma che anche io faccio paura, proprio come te. Altrimenti, potrai mangiarmi.» La tigre accettò la sfida e uscirono dalla foresta. Ogni volta che la volpe incontrava un altro animale quello, vedendo la tigre dietro di lei, scappava terrorizzato. «Cosa ti avevo detto? Dopo avermi visto sono fuggiti tutti a gambe levate.» Senza dire una parola la tigre corse via e non tornò mai più dalla volpe. Diventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/favole-della-buonanotte-per-manager--2986800/support .…
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C’era una volta, in un regno fatato, un uomo con un’insaziabile sete di oro. L’uomo sapeva che i commercianti del posto riempivano i bancali del mercato con le loro bellissime figure in oro. L’uomo studiò un piano per appropriarsi di una di quelle bellissime figure dorate che risplendevano sotto la luce del sole. Un giorno, quindi, si vestì con i suoi abiti migliori. Si recò al mercato fingendo di osservare i pezzi d’oro e, senza pensarci due volte, ne prese uno e fuggì. Non riuscì a fare molta strada prima di essere catturato.Le guardie gli chiesero come gli fosse venuto in mente di rubare dell’oro in quel modo, alla piena luce del giorno e con centinaia di testimoni. L’uomo rispose che la sua sete d’oro lo aveva accecato. Diventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/favole-della-buonanotte-per-manager--2986800/support .…
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Un uomo aveva un albero secco che non decise di buttare via. "Tenere un albero secco porta sfortuna", disse il suo vicino non senza malizia. L'uomo guidato dall'avvertimento tagliò l'albero e proprio quando l'aveva abbattuto, il vicino venne a chiedere legna per il fuoco. "Voleva la legna da ardere! É per questo che mi ha chiesto di abbattere il mio albero" Diventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/favole-della-buonanotte-per-manager--2986800/support .…
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Un cavallino viveva nella stalla con la madre e non era mai uscito di casa, né si era mai allontanato dal suo fianco protettivo. Un giorno la madre gli disse: "E' ora che tu esca e che impari a fare piccole commissioni per me. Porta questo sacchetto di grano al mulino!" Con il sacco sulla groppa, contento di rendersi utile, il puledro si mise a galoppare verso il mulino. Ma dopo un po' incontrò sul suo cammino un fiume gonfio d'acqua che fluiva gorgogliando. "Che cosa devo fare? Potrò attraversare?" Si fermò incerto sulla riva. Non sapeva a chi chiedere consiglio. Si guardò intorno e vide un vecchio bue che brucava lì accanto.Il cavallino si avvicinò e gli chiese: "Zio, posso attraversare il fiume?" "Certo, l'acqua non è profonda, mi arriva appena a ginocchio, vai tranquillo". Il cavallino si mise a galoppare verso il fiume, ma quando stava proprio sulla riva in procinto di attraversare, uno scoiattolo gli si avvicinò saltellando e gli disse tutto agitato: "Non passare, non passare! È pericoloso, rischi di annegare!" "Ma il fiume è così profondo?" Chiese il cavallino confuso. "Certo, un amico ieri è annegato" raccontò lo scoiattolo con voce mesta. Il cavallino non sapeva più a chi credere e decise di tornare a casa per chiedere consiglio alla madre. "Sono tornato perché l'acqua è molto profonda" disse imbarazzato "non posso attraversare il fiume". "Sei sicuro? Io penso invece che l'acqua sia poco profonda"replicò la madre. "E' quello che mi ha detto il vecchio bue, ma lo scoiattolo insiste nel dire che il fiume è pericoloso e che ieri è annegato un suo amico". "Allora l'acqua è profonda o poco profonda? Prova a pensarci con la tua testa". "Veramente non ci ho pensato". "Figlio mio, non devi ascoltare i consigli senza riflettere con la tua testa. Puoi arrivarci da solo. Il bue è grande e grosso e pensa naturalmente che il fiume sia poco profondo, mentre lo scoiattolo è così piccolo che può annegare anche in una pozzanghera e pensa che sia molto profondo". Dopo aver ascoltato le parole della madre, il cavallino si mise a galoppare verso il fiume sicuro di sé. Quando lo scoiattolo lo vide con le zampe ormai dentro il fiume gli gridò: "Allora hai deciso di annegare?" "Voglio provare ad attraversare". E il cavallino scoprì che l'acqua del fiume non era né poco profonda come aveva detto il bue, né troppo profonda come aveva detto lo scoiattolo. Diventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/favole-della-buonanotte-per-manager--2986800/support .…
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Dopo una lunga e coraggiosa vita, un valoroso samurai giunse nell'aldilà e fu destinato al paradiso. Era un tipo pieno di curiosità e chiese di poter dare prima un'occhiata anche all'inferno. Un angelo lo accontentò. Si trovò in un vastissimo salone che aveva al centro una tavola imbandita con piatti colmi di pietanze succulente e di golosità inimmaginabili. Ma i commensali, che sedevano tutt'intorno, erano smunti, pallidi, lividi e scheletriti da far pietà. "Com'è possibile?" chiese il samurai alla sua guida. "Con tutto quel ben di Dio davanti!" "Ci sono posate per mangiare, solo che sono lunghe più di un metro e devono essere rigorosamente impugnate all'estremità. Solo così possono portarsi il cibo alla bocca" Il coraggioso samurai rabbrividì. Era terribile la punizione di quei poveretti che, per quanti sforzi facessero, non riuscivano a mettersi neppure una briciola sotto ai denti. Non volle vedere altro e chiese di andare subito in paradiso. Qui lo attendeva una sorpresa.Il paradiso era un salone assolutamente identico all’inferno! Dentro l’immenso salone c’era un’infinita tavolata di gente seduta davanti ad un’identica sfilata di piatti deliziosi. Non solo: tutti i commensali erano muniti degli stessi bastoncini lunghi più di un metro, da impugnare all’estremità per portarsi il cibo alla bocca. C’era una sola differenza: qui la gente intorno al tavolo era allegra, ben pasciuta, sprizzante di gioia. “Ma com’è possibile?”, chiese stupito il coraggioso samurai. L’angelo sorrise: “All’inferno ognuno si affanna ad afferrare il cibo e portarlo alla propria bocca, perché così si sono sempre comportati nella loro vita. Qui al contrario, ciascuno prende il cibo con i bastoncini e poi si preoccupa di imboccare il proprio vicino”. Diventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/favole-della-buonanotte-per-manager--2986800/support .…
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Favole della buonanotte per manager
Un giorno, un monaco decise di meditare da solo, lontano dal suo monastero. Portò la sua barca in mezzo al lago, la ormeggiò lì, chiuse gli occhi e iniziò a meditare in mezzo alle acque cristalline. Dopo alcune ore di silenzio indisturbato, una barca urtò quella del monaco. Con gli occhi ancora chiusi, sentì la sua rabbia alzarsi e, quando gli aprì, era già pronto a inveire e a urlare al barcaiolo che aveva disturbato così distrattamente la sua meditazione. Ma quando aprì gli occhi, fu sorpreso di scoprire che era stata una barca vuota a colpire la sua. Probabilmente si era liberata e galleggiava in mezzo al lago. In quel momento, il monaco ebbe una grande realizzazione. Capì che la rabbia era dentro di lui; aveva semplicemente bisogno del colpo di un oggetto esterno per provocarla. Da quel momento in poi, ogni volta che incontrava qualcuno che lo irritava o li provocava rabbia, ricordava a se stesso che l’altra persona era semplicemente una barca vuota, la rabbia era dentro di lui. Diventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/favole-della-buonanotte-per-manager--2986800/support .…
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C’era una volta un vecchio saggio seduto ai bordi di un’oasi all’entrata di una città del Medio Oriente. Un giovane si avvicinò e gli domandò: “Non sono mai venuto da queste parti. Come sono gli abitanti di questa città?” L’uomo rispose a sua volta con una domanda: “Come erano gli abitanti della città da cui venivi?” “Egoisti e cattivi. Per questo sono stato contento di partire di là”. “Così sono gli abitanti di questa città!”, gli rispose il vecchio saggio. Poco dopo, un altro giovane si avvicinò all’uomo e gli pose la stessa domanda: “Sono appena arrivato in questo paese. Come sono gli abitanti di questa città?” L’uomo rispose di nuovo con la stessa domanda: “Com’erano gli abitanti della città da cui vieni?”. “Erano buoni, generosi, ospitali, onesti. Avevo tanti amici e ho fatto molta fatica a lasciarli!”. “Anche gli abitanti di questa città sono così!”, rispose il vecchio saggio. Un mercante che aveva portato i suoi cammelli all’abbeveraggio aveva udito le conversazioni e quando il secondo giovane si allontanò si rivolse al vecchio in tono di rimprovero: “Come puoi dare due risposte completamente differenti alla stessa domanda posta da due persone? “Figlio mio”, rispose il saggio, “ciascuno porta nel suo cuore ciò che è. Chi non ha trovato niente di buono in passato, non troverà niente di buono neanche qui. Al contrario, colui che aveva degli amici leali nell’altra città,troverà anche qui degli amici leali e fedeli. Perché, vedi, ogni essere umano è portato a vedere negli altri quello che è nel suo cuore. Diventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/favole-della-buonanotte-per-manager--2986800/support .…
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Favole della buonanotte per manager
Buddha stava insegnando ad un gruppo di discepoli quando un uomo gli si avvicinò e lo insultò, con l’intenzione di aggredirlo. Di fronte a tutti Buddha reagì con assoluta tranquillità, rimanendo fermo ed in silenzio. Quando l’uomo se ne andò uno dei discepoli, indignato da questo comportamento, chiese a Buddha perché avesse permesso a quello straniero di maltrattarlo in quel modo. Buddha rispose serenamente: «Se io ti regalo un cavallo e tu non lo accetti, di chi è il cavallo? ». L’alunno, dopo aver tentennato per un istante, disse: «Se io non lo accettassi, il cavallo continuerebbe ad essere vostro, maestro». Buddha annuì e gli spiegò che, nonostante alcune persone decidano di perdere il loro tempo insultando, noi possiamo scegliere di accettare tali parole o meno proprio come faremmo con un regalo qualsiasi. «Se lo prendi, lo accetti, altrimenti colui che insulta rimane con l’insulto tra le mani». Diventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/favole-della-buonanotte-per-manager--2986800/support .…
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Favole della buonanotte per manager
"Un re ricevette in regalo due piccoli falchi che consegnò a un maestro falconiere per la loro formazione. Dopo alcuni mesi, l’istruttore avvisò il re che uno dei falchi era stato educato in maniera perfetta, ma non sapeva cosa stesse accadendo all’altro: da quando era arrivato alla dimora reale, il falco non si era ancora mosso dal ramo. Furono convocati dal re, guaritori, maghi, sacerdoti, ma nessuno di riuscì a far prendere il volo a quel piccolo falco. Una situazione apparentemente inusuale che magicamente migliorò quando, la mattina seguente, il piccolo falco venne avvistato librarsi nel cielo blu. – Portatemi il responsabile di questo miracolo – ordinò il sovrano. Davanti al re comparve un semplice contadino, una persone dalle fattezze innocenti che tuttavia sembrava mostrare molta saggezza. Incuriosito il re chiese: – Come sei riuscito a far volare il falco? Sei per caso un mago? – Non è stato difficile mio signore - spiegò il contadino – Ho semplicemente tagliato il ramo su cui era poggiato il piccolo falco. Solo allora l’uccello si è reso conto che aveva le ali." Diventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/favole-della-buonanotte-per-manager--2986800/support .…
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Favole della buonanotte per manager
“Sono venuto qui, maestro, perché mi sento così inutile che non ho voglia di fare nulla. Mi dicono che sono un inetto, che non faccio bene niente, che sono maldestro e un po’ tonto. Come posso migliorare? Che cosa posso fare perché mi apprezzino di più?”. Il maestro gli rispose senza guardarlo: “Mi dispiace, ragazzo. Non ti posso aiutare perché prima ho un problema da risolvere. Dopo, magari…”. E dopo una pausa aggiunse: “Ma se tu mi aiutassi, magari potrei risolvere il mio problema più in fretta e dopo aiutare te”. “Con… piacere, maestro” disse il giovane esitante, sentendosi di nuovo sminuito visto che la soluzione del suo problema era stata rimandata per l’ennesima volta. “Bene” continuò il maestro. Si tolse un anello che portava al mignolo della mano sinistra e, porgendolo al ragazzo, aggiunse: “Prendi il cavallo che c’è là fuori e va’ al mercato. Ho bisogno di vendere questo anello perché devo pagare un debito. Vorrei ricavarne una bella sommetta, per cui non accettare meno di una moneta d’oro. Va’ e ritorna con la moneta d’oro il più presto possibile.” Il giovane prese l’anello e partì. Appena fu giunto al mercato iniziò a offrire l’anello ai mercanti, che lo guardavano con un certo interesse finché il giovane diceva il prezzo. Quando il giovane menzionava la moneta d’oro, alcuni si mettevano a ridere, altri giravano la faccia dall’altra parte e soltanto un vecchio gentile si prese la briga di spiegargli che una moneta d’oro era troppo preziosa in cambio di un anello. Pur di aiutarlo, qualcuno gli offrì una moneta d’argento e un recipiente di rame, ma il giovane aveva istruzioni di non accettare meno di una moneta d’oro e rifiutò l’offerta. Dopo avere offerto il gioiello a tutte le persone che incrociava al mercato – e saranno state più di cento- rimontò a cavallo demoralizzato per il fallimento e intraprese la via del ritorno. Quanto avrebbe desiderato avere una moneta d’oro per regalarla al maestro e liberarlo dalle sue preoccupazioni! Così finalmente avrebbe ottenuto il suo consiglio e l’aiuto. Entrò nella sua stanza. “Maestro” disse “mi dispiace. Non è possibile ricavare quello che chiedi. Magari sarei riuscito a ottenere due o tre monete d’argento, ma credo di non poter ingannare nessuno riguardo il vero valore dell’anello.” “Quello che hai detto è molto importante, giovane amico” rispose il maestro sorridendo. “Prima dobbiamo conoscere il vero valore dell’anello. Rimonta a cavallo e vai dal gioielliere. Chi lo può sapere meglio di lui? Digli che vorresti vendere l’anello e chiedigli quanto ti darebbe. Ma non importa quello che ti offre: non glielo vendere. E ritorna qui con il mio anello.” Il giovane riprese di nuovo a cavalcare. Il gioielliere esaminò l’anello alla luce della lanterna, lo guardò con la lente, lo soppesò e disse al ragazzo: “Dì al maestro, ragazzo, che se vuole vendere oggi stesso il suo anello, non posso dargli più di cinquantotto monete d’oro”. “Cinquantotto monete?” esclamò il giovane. “Sì” rispose il gioielliere. “Lo so che avendo più tempo a disposizione potremmo ricavare circa settanta monete d’oro, ma se ha urgenza di vendere…” Il giovane si precipitò dal maestro tutto emozionato a raccontargli l’accaduto. “Siediti” disse il maestro dopo averlo ascoltato. “Tu sei come questo anello: un gioiello unico e prezioso. E come tale puoi essere valutato soltanto da un vero esperto. Perché pretendi che chiunque sia in grado di scoprire il tuo vero valore?” E così dicendo si infilò di nuovo l’anello al mignolo della mano sinistra. “Tu sei come questo anello: un gioiello unico e prezioso. E come tale puoi essere valutato soltanto da un vero esperto. Perché pretendi che chiunque sia in grado di scoprire il tuo vero valore?” E così dicendo si infilò di nuovo l’anello al mignolo della mano sinistra. Diventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/favole-della-buonanotte-per-manager--2986800/support .…
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