Il TRADIMENTO di GONZALO HIGUAÌN ||| Il trasferimento dal Napoli alla Juventus
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Estate 2016. Mentre in Francia la nazionale di Conte stupisce tutti, arrivando a un rigore dalla semifinale, l’Italia del calcio ha un solo padrone: la Juventus. Ha appena vinto il suo quinto scudetto di fila, al termine di una storica rimonta ai danni del Napoli di Sarri. Ha agganciato gli uomini del “Quinquennio d’oro” degli anni ’30 come titoli vinti consecutivamente. E, particolare non da poco, ha ancora fame di vittorie. Gli uomini di Allegri sono all’apice del loro ciclo. La Serie A 2015-16 e’ stata un incredibile banco di prova per i bianconeri, capaci di recuperare dal -11 di fine ottobre e di chiudere a + 9 sui partenopei. Il tutto, condito da 15 vittorie consecutive e dal record di imbattibilita’ di Gigi Buffon: 974 minuti di clean sheet. La ciliegina sulla torta arriva a fine torneo, con la conquista della Coppa Italia ai danni del Milan. 1-0 sofferto e secondo double nazionale. Il gol vittoria lo segna Alvaro Morata, che e’ anche uno dei due sicuri partenti del mercato estivo. L’altro e’, ovviamente, Paul Pogba. I tifosi juventini, ad ogni partita allo Stadium, intonano sempre lo stesso coro: “Non si vende Pogba!” Marotta e Paratici hanno resistito per tre estati. Ma, allo start del calciomercato 2016 capiscono che questa volta il “Polpo” francese riprendera’ la via di Manchester. In Piemonte, pero’, hanno le idee chiare. Vincere aiuta a vincere e se i migliori lasciano la squadra, i nuovi acquisti devono essere almeno dello stesso livello. Andrea Agnelli, a sei anni dal suo insediamento, e’ finalmente riuscito a riportare la Juve sui massimi livelli europei. Sia sportivi, anche se manca sempre la Champions, che finanziari. Il mercato degli scarti e delle “recompras” sembra finito. La “potenza di fuoco” che spesso il numero uno bianconero cita nelle sue dichiarazioni, viene sviluppata al massimo nel giro di poco piu’ di un mese. Tra giugno e luglio arrivano alla Continassa: Dani Alves a parametro zero dal Barcelona, Benatia in prestito con riscatto a 17 milioni dal Bayern, Cuadrado di ritorno dal Chelsea e il giovane esterno Pjaca dalla Dinamo Zagabria per 23 milioni. In più un colpo che stupisce tutti. A Torino arriva Pjanic dalla Roma, dopo aver pagato 32 milioni di clausola rescissoria. E’ una trattativa che fa scalpore. I tifosi giallorossi vedono uno dei loro pezzi pregiati lasciare la città per trasferirsi agli odiati rivali. Attaccano il giocatore dicendo “Potevi andare ovunque, ma non alla Juve” e i giornali titolano “Alto Tradimento”. Nella capitale c’è amarezza, perché la dirigenza torinese ha appena indebolito una diretta avversaria, frantumando in anticipo i sogni di gloria per la stagione successiva. A Torino un calciomercato simile non si vedeva da tempo, in gran parte sostenibile dagli addii di Zaza, Padoin, Pereyra, Morata e, soprattutto, dai 105 milioni che lo United sborsa per portare Pogba alla corte di Mourinho. Nonostante gli sforzi della campagna acquisti, e’ innegabile che manchi qualcosa davanti. Cedute due prime punte, sono rimasti Dybala e Mandzukic, quest’ultimo gran lottatore, ma non certo bomber da 20 gol a stagione. La coperta e’ talmente corta che, dalla Primavera, viene spesso aggregato il giovane Kean. A fine giugno si inizia a parlare di giocatori interessanti. Cavani, Sanchez, il sogno proibito Icardi. E tra i corridoi di corso Galileo Ferraris inizia a circolare un nome particolare. Gonzalo Higuain.
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