J-TACTICS (S06 E23)
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Ventitreesima puntata della sesta stagione di J-TACTICS, la rubrica di radiomegliodiniente.com, dedicata alla vecchia signora bianconera.
Focus sulla mai banale e sempre ricca di polemiche sfida tra i partenopei azzurri e i bianconeri zebrati, Napoli-Juventus.
Il match del Diego Armando Maradona regala emozioni ed un rocambolesco finale.
Il Napoli, come prevedibile, prova a fare la gara tuttavia all'inizio della partita sono gli uomini di Allegri a tentare di proporsi in avanti con maggiore convinzione, come detto, nasce una bella partita giocata a viso aperto da entrambi i contendenti.
I bianconeri si affidano a Vlahovic il quale dovrebbe essere l'elemento più pericoloso per la difesa azzurra ma che si rivelerà il più impreciso.
Il bomber serbo infatti sbaglia nella prima frazione di gioco almeno tre evidenti palle gol, sfiorando la marcatura senza mai riuscire però a superare Meret.
Il vecchio adagio del calcio, gol sbagliato (e qui sono più di uno) gol subito non perdona neanche questa volta.
Se la punta bianconera sbaglia e non concretizza, altrettanto non fa Kvaratskhelia che alla prima occasione buona non perdona e con un tiro che supera Szczesny porta avanti il Napoli.
Un gol che produce quasi un effetto adrenalinico per gli uomini di Calzona che gestiscono al meglio e con molta meno frenesia un match che resta comunque equilibrato.
La squadra partenopea riesce quindi ad arrivare all'intervallo con un minimo vantaggio ma sufficiente per avere, citando Mister Allegri, il "musetto" davanti.
La Juventus anche nella ripresa si aggrappa ancora una volta a Vlahovic che però, pare essere il gemello scarso del cecchino infallibile ammirato nelle scorse settimane, e non trova la porta del Napoli.
I bianconeri continuano a sprecare occasioni per pareggiare, non riuscendo tuttavia mai a impensierire davvero Meret.
Un Napoli spavaldo non si abbassa e cerca di mantenere la gestione del campo anche nel finale, ma quando tutto sembrava già scritto arriva il fulmine a ciel sereno di Chiesa che trova l'ormai inaspettato pareggio.
Non finisce qui, come detto, finale rocambolesco al Maradona.
Dopo il momentaneo pareggio di Chiesa, la Juventus pensava di uscire dal campo con un pareggio comunque positivo.
L'errore del classe 2005 Nonge, subentrato al '76 al posto di Miretti spariglia le carte per i bianconeri.
Il VAR richiama l'arbitro Mariani per un contatto sospetto in area della Juve su Osimhen, rigore per il Napoli con il nigeriano che sbaglia facendosi respingere il tiro dal portiere avversario, ma sulla ribattuta di Szczesny ci pensa poi Raspadori a ribattere in rete trovando il gol del 2-1 finale.
Serata veramente da dimenticare per il giovane centrocampista belga, dopo aver causato il rigore Mister Allegri, forse accortosi della poca lucidità del ragazzo, lo sostituisce al '90 con Danilo.
La partita maledetta di Nonge è durata dunque appena '14 minuti.
Una momentanea bocciatura per questo ragazzo a cui comunque non mancherà sicuramente il tempo per migliorare e imparare anche da questi sfortunati eventi.
Proprio Allegri infatti ha più volte manifestato la sua stima per questo promettente giocatore.
Di questo e altro parleremo in questa puntata! Diteci la vostra, interagiremo con voi in chat live!
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Focus sulla mai banale e sempre ricca di polemiche sfida tra i partenopei azzurri e i bianconeri zebrati, Napoli-Juventus.
Il match del Diego Armando Maradona regala emozioni ed un rocambolesco finale.
Il Napoli, come prevedibile, prova a fare la gara tuttavia all'inizio della partita sono gli uomini di Allegri a tentare di proporsi in avanti con maggiore convinzione, come detto, nasce una bella partita giocata a viso aperto da entrambi i contendenti.
I bianconeri si affidano a Vlahovic il quale dovrebbe essere l'elemento più pericoloso per la difesa azzurra ma che si rivelerà il più impreciso.
Il bomber serbo infatti sbaglia nella prima frazione di gioco almeno tre evidenti palle gol, sfiorando la marcatura senza mai riuscire però a superare Meret.
Il vecchio adagio del calcio, gol sbagliato (e qui sono più di uno) gol subito non perdona neanche questa volta.
Se la punta bianconera sbaglia e non concretizza, altrettanto non fa Kvaratskhelia che alla prima occasione buona non perdona e con un tiro che supera Szczesny porta avanti il Napoli.
Un gol che produce quasi un effetto adrenalinico per gli uomini di Calzona che gestiscono al meglio e con molta meno frenesia un match che resta comunque equilibrato.
La squadra partenopea riesce quindi ad arrivare all'intervallo con un minimo vantaggio ma sufficiente per avere, citando Mister Allegri, il "musetto" davanti.
La Juventus anche nella ripresa si aggrappa ancora una volta a Vlahovic che però, pare essere il gemello scarso del cecchino infallibile ammirato nelle scorse settimane, e non trova la porta del Napoli.
I bianconeri continuano a sprecare occasioni per pareggiare, non riuscendo tuttavia mai a impensierire davvero Meret.
Un Napoli spavaldo non si abbassa e cerca di mantenere la gestione del campo anche nel finale, ma quando tutto sembrava già scritto arriva il fulmine a ciel sereno di Chiesa che trova l'ormai inaspettato pareggio.
Non finisce qui, come detto, finale rocambolesco al Maradona.
Dopo il momentaneo pareggio di Chiesa, la Juventus pensava di uscire dal campo con un pareggio comunque positivo.
L'errore del classe 2005 Nonge, subentrato al '76 al posto di Miretti spariglia le carte per i bianconeri.
Il VAR richiama l'arbitro Mariani per un contatto sospetto in area della Juve su Osimhen, rigore per il Napoli con il nigeriano che sbaglia facendosi respingere il tiro dal portiere avversario, ma sulla ribattuta di Szczesny ci pensa poi Raspadori a ribattere in rete trovando il gol del 2-1 finale.
Serata veramente da dimenticare per il giovane centrocampista belga, dopo aver causato il rigore Mister Allegri, forse accortosi della poca lucidità del ragazzo, lo sostituisce al '90 con Danilo.
La partita maledetta di Nonge è durata dunque appena '14 minuti.
Una momentanea bocciatura per questo ragazzo a cui comunque non mancherà sicuramente il tempo per migliorare e imparare anche da questi sfortunati eventi.
Proprio Allegri infatti ha più volte manifestato la sua stima per questo promettente giocatore.
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